Torniamo a fare più Assemblee (e meno polemiche…)

Si è svolta lunedì l’assemblea RSU (se vuoi sapere cos’è e perché non ha funzionato negli ultimi 4 anni clicca qui) che ha finalmente dato il via libera a due assemblee dei lavoratori in orario di ufficio, che verranno calendarizzate nel mese di gennaio.

La prima assemblea è prevista per lunedì 9 gennaio alle ore 11 (definiremo il luogo a breve) per discutere sull’ennesima proposta di esternalizzazione del Settore Musei Civici, che (assieme a cultura, turismo e sport) si vorrebbe far entrare nella Fondazione Bologna Welcome, di prossima creazione.
Ricordiamo che tale nefasto progetto è stato ventilato dal Sindaco a mezzo stampa senza convocare le RSU del Comune, ma solo – apprendiamo dai giornali – con incontri con i soci privati e i sindacati confederali del Turismo (ad es. Filcams-Cgil lo ha considerato un progetto industriale molto interessante).

Di questa assemblea siamo particolarmente fieri perché è nata dalla raccolta firme delle lavoratrici e dei lavoratori dei musei, grazie ad un nostro emendamento al regolamento RSU che prevede la convocazione di un’assemblea in orario di lavoro raccogliendo il 10 % delle firme de* lavorat* del Comune o il 15 % di un singolo Settore/Area/Dipartimento (e nei musei sono arrivat* quasi al 50%!)

Attraverso questo sistema, le lavoratrici e i lavoratori tornano quindi ad essere protagonisti e a riappropriarsi del diritto di fare le assemblee con i delegati di tutte le sigle sindacali.

Ma oltre a questa prima assemblea, sarà calendarizzata anche quella sul contratto che era stata richiesta unitariamente a novembre (in vista del rinnovo) da parte dei 22 delegati sindacali di SGB, COBAS, ADI, CSE e SNATER (il 43% della RSU), attraverso un altro strumento previsto dal regolamento: la sottoscrizione di almeno il 33% dei delegati RSU.
Tale richiesta è stata inviata a tutte le sigle sindacali e all’A.C. la quale, entrando indebitamente in questioni sindacali che non le competono, incredibilmente non l’ha concessa, usando come pretesto la mancata elezione del coordinatore RSU e limitando ancora una volta i diritti sindacali dei lavoratori.

Così, proprio per togliere all’A.C. ogni alibi, visto che l’elezione del coordinatore della RSU era il primo argomento all’ordine del giorno, tutti i nostri 5 delegati hanno partecipato all’assemblea RSU di lunedì.

Purtroppo su questo ancora una volta registriamo con rammarico che la situazione è rimasta congelata: malgrado la presenza del 60% dei delegati, la maggioranza della RSU ha preferito nuovamente procrastinare l’individuazione del coordinatore, addirittura senza esprimere alcuna candidatura.

Per uscire dall’impasse, come Cobas abbiamo proposto il nostro delegato più “anziano” come candidato “di garanzia”, il quale – come abbiamo sempre cercato di fare in questi anni – in caso di elezione si sarebbe impegnato a rimanere super partes anche rispetto all’ennesimo aspro scontro sindacale, alla cui escalation (che è arrivata addirittura alla minaccia di diffida nei confronti di altri delegati) non intendiamo partecipare.

L’appello è di stare sul pezzo in modo serio e andare avanti, perché ancora una volta tutto ciò non fa altro che il gioco dell’unica controparte che, come rappresentanti sindacali de* lavorat* dovremmo avere: l’Amministrazione Comunale.

Tutto il resto non è ciò per cui siamo stat* elett* e sicuramente non è ciò di cui tutt* noi sentiamo il bisogno, e cioé:
assemblee sui temi di attualità lavorativa che sono prioritari per le lavoratrici ed i lavoratori.

Avanti!

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